Atto Costitutivo

Associazione Unitaria Partigiani & Volontari della Libertà

“Livio Campagnolo” – Montecchio Precalcino (Vi)

     L’11 Febbraio 2005, si è costituita una nuova Associazione che ambisce a riunire tutti i Combattenti della Guerra di Liberazione (8 Settembre 1943 -25 Aprile 1945), tutte le loro Associazioni e tutte le generazioni successive che si richiamano ai valori dell’Antifascismo democratico.

Questa nuova realtà associativa è aperta, a pieno titolo, non solo ai Partigiani e ai Patrioti ma a tutti i “Resistenti” della Guerra di Liberazione: ai Combattenti in reparti del Regio Esercito Italiano che, dopo l’8 settembre 1943, si opposero ai nazifascisti; ai Combattenti in reparti del Corpo Italiano di Liberazione, che lottarono al fianco degli anglo-americani; ai Combattenti dell’Arma dei Carabinieri, che fedeli al loro giuramento, in servizio o in clandestinità, si batterono per la libertà della Patria; ai Combattenti italiani nella Resistenza Europea (Russia, Jugoslavia, Albania, Grecia, Francia), che seppero con le loro sofferenze riscattare l’aggressione fascista a paesi ai quali ci legano tradizioni comuni di libertà e di amicizia; gli I.M.I., cioè ai Combattenti del Regio Esercito “Internati” nei campi nazisti che ebbero la forza di dire NO! alla sola idea di tornare in guerra al fianco dei nazifascisti; ai “Lavoratori coatti” e ai “Deportati Politici” nei lager nazifascisti.

La nuova Associazione è altresì aperta alle nuove generazioni di Antifascisti democratici, interessati a continuare l’opera di salvaguardia della memoria, nonché di difesa e affermazione di quei valori di Libertà, Giustizia, Eguaglianza tra tutte le persone, di Solidarietà sociale e di Pace, che hanno trovato consacrazione nella nostra Costituzione Repubblicana.

L’Associazione e il suo “Tricolore” si sono presentati ufficialmente alla popolazione di Montecchio Precalcino, il 23 Aprile 2005, in occasione della Cerimonia ufficiale per il 60° Anniversario della Liberazione.

Le prime due “Madrine” sono state, la Sig.a Bortoli Maria Rosa “Rosina” (cl. 1926), vedova del Partigiano Giuseppe Gnata – comandante di Squadra della Brigata “Loris” – Divisione “Monte Ortigara”, e la Sig.na Dossi Francesca Flavia (cl. 1993), nipote di sei Partigiani (Dott. Francesco Urbani “Pat”, Dott. Antonio Urbani “Gatto”, Luisa Urbani Vedovello “Juna”, Dott. Roberto Vedovello “Riccardo”, Dott. Pierluigi Urbani “Pipi” e Flavia Domitilla Urbani Dossi “Doremi”), di tre Patrioti (Dott. Alessandro Urbani, Cav. Amalia Masorgo e Francesco Bortoli) e di tre “Internati” in Germania (Modesto Bortoli, Emilio Pauletto e Silvano Trabaldo).

Il primo Alfiere è stato il Partigiano Marangoni Gaetano “Straie” (cl. 1925), Alpino e Partigiano combattente, comandante di Squadra, già in forza alla 2° Divisione Partigiana Giustizie e Libertà “Masia” – 6° Brigata “Sterzi”, con zona operazioni nell’Oltrepò Pavese montano. Con il suo reparto ha partecipato alla creazione della “Zona Libera di Varzi” (Settembre ’44) e al successivo “Rastrellamento dei Mongoli” (Nov. ’44 -Gen. ’45), alla “Battaglia delle ceneri” (Febbraio ’45) e alla conseguente liberazione di tutto l’Oltrepò Pavese montano (Marzo ’45); il 24 Aprile partecipa alla liberazione di Pavia e il 26 di Milano.

L’Associazione ha come suoi obiettivi: garantire la continuità della Festa del 25 Aprile – Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e della nascita della società democratica; e della Giorno della Memoria -in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti; stimolare la visita e la conoscenza, soprattutto dei giovani, dei “luoghi della memoria”, collaborando con la Scuola, al fine di predisporre itinerari didattici che portino a riscoprire il patrimonio di principi e di valori su cui si fonda la nostra convivenza civile e sociale; stimolare la Scuola ad una doverosa ricerca e salvaguardia della “memoria”, non solo sugli avvenimenti storici che hanno caratterizzato la Lotta Antifascista e di Liberazione e la nascita della nostra Repubblica, ma anche e soprattutto, sottolineando i valori che hanno ispirato tale lotta e che hanno trovato consacrazione nella nostra Costituzione; ridare slancio all’attività di ricerca storica, sia come conoscenza e salvaguardia di un nostro grande patrimonio culturale, sia come deterrente contro ogni tentativo di “revisionismo storico” proteso a diffondere tesi strumentali; l’obiettivo più ambizioso dell’Associazione è certamente quello di consolidare l’attività del Centro Studi Storici “Giovanni Anapoli e Francesco Urbani Pat”.

La Bandiera dell’Associazione è il “tricolore”, simbolo della vita democratica della nazione e dell’unità della nostra Patria.

La bandiera è decorata di Medaglia d’Argento al Valor Militare “sul campo”, ottenuta in combattimento dal Partigiano Giuseppe “Pino” Anzolin, della Divisione Italiana “Garibaldi” in Jugoslavia, e due Medaglia di Bronzo al Valor Militare “alla Memoria” concesse, al Partigiano Campagnolo Livio, assassinato dai fascisti repubblichini a Preara di Montecchio Precalcino, il 20 aprile 1944, e al Partigiano Giuseppe Lonitti, della Brigata “Loris”, Divisione “M. Ortigara”, caduto in combattimento a Montecchio Precalcino il 29 Aprile 1945.

La bandiera riporta, ricamato in caratteri d’oro, la scritta: A.N.P.I. – A.N.V.L. – A.N.E.D. – A.N.E.I., a ricordo della sua natura unitaria; Sezione “Livio Campagnolo”,a ricordo del primo caduto partigiano a Montecchio Precalcino, e che con il suo nome, si è fregiato un reparto partigiano operante nel nostro territorio, il Battaglione “Livio Campagnolo”; e inoltre diciassette stelle a memoria dei nostri diciassette “Caduti nella Guerra di Liberazione”:

  • IMI Lavarda Vittorio di Primo Antonio e Bassi Anna, nato il 29 aprile 1904 a Dueville; Brigadiere dei Carabinieri, 7 Btg. Carabinieri, 27^ Sezione Mista aggregata alla Div. “Acqui” a Corfù, è catturato dai tedeschi è internato; IMI n. 03603, è dichiarato “disperso” dal 31.3.1944 in Lager tedesco.
  • Marinaio Mussi Giuseppe Alessandro Benvenuto di Vittorio e Altissimo Angela, nato il 21 agosto 1919 a Montecchio Precalcino; è dichiarato“disperso in mare” il 9 Settembre 1943 per l’affondamento da parte tedesca, al largo della Sardegna, della Corazzata “Roma”, nave ammiraglia della Flotta Militare Italiana.
  • Fante Campana Pietro di Andrea e Martini Luigia, nato il 24 febbraio 1909 a Montecchio Precalcino; Fante della 4^ Compagnia, 1° Btg, 31° Regg. Fanteria, della Divisione “Siena”, sull’Isola di Scarpanto (Mar Egeo); è dichiarato “disperso” in combattimento contro reparti tedeschi, presso l’Isola di Scarpanto, q. 731, il 9 settembre 1943.
  • Civile Papini Angelo Francesco di Angelo e Parise Rosa, nato il 27 agosto 1913 a Montecchio Precalcino;  esonerato dal richiamo alle armi perché operaio militarizzato presso la Società Ausiliaria Riparazioni Aeronautiche (SARA), poi, sino all’ottobre ’44, presso la Fabbrica Automobili Isotta Fraschini di Vicenza, e successivamente, presso la Todt dell’Aeroporto di Vicenza; muore, assieme al cugino Lelio Parise,  in Via Monte Grappa, tra la Caserma Chinotto e loc. Laghetto in Vicenza, il 18 novembre 1944, durante il grande bombardamento Alleato sull’ Aeroporto e le sue piste di “decentramento”.
  • Civile Parise Bernardo “Lelio” di Emilio e Balasso Erminia, nato l’11 settembre 1914a Montegaldella; già Sergente Maggiore del Btg. Alpini “Vicenza”, poi del 32° Regg. Carristi, dopo l’8 settembre 1943 non aderisce ai bandi di leva della “repubblica di Salò” e va a lavorare per la Todt presso l’Aeroporto di Vicenza; muore, assieme al cugino Angelo Papini, in Via Monte Grappa, tra la Caserma Chinotto e loc. Laghetto in Vicenza, il 18 novembre 1944, durante il grande bombardamento Alleato sull’ Aeroporto e le sue piste di “decentramento”.
  • Carabiniere Gnata Gaetano di Bortolo e Marzari Maria, nato il 4 ottobre 1917 a Montecchio Precalcino; Carabiniere, già aggregato alla Divisione “Sforzesca”, durante la “Repubblica di Salò” è in servizio a Trieste, e dall’aprile ’44 presso il Distaccamento di S. Domenica d’Albona (Nedescina) in Istria (Croazia); è dichiarato “disperso” il 7 giugno 1944, dopo l’attacco alla caserma dei partigiani jugoslavi.
  • Partigiano Leoni Bruno (Medaglia di Bronzo al Valor Militare) di Sante e Rebellato Graziosa, nato il 3 maggio 1918 a Montecchio Precalcino; già “Reduce dal Fronte Greco e Russo”, con il 3° Regg. Art. Alpina, Div. “Julia; “sbandato” dopo l’8 settembre 1943, e “renitente” alla leva per la “repubblica di Salò”; Partigiano dal maggio 1944, prima nella Brigata “Mazzini”, poi Brigata “Loris”-Div. “M. Ortigara”; morto per Tbc, contratta in guerra,il 9 ottobre 1947; è sepolto nel Cimitero di Montecchio Precalcino, in loculo privato (b. 56).
  • Deportato politico Marchiorato Domenico Augusto di Pietro e Retis Maria, nato il 6 novembre 1918 a Montecchio Precalcino; Patriota della Brigata “Mazzini”, il 12 agosto 1944 è catturato durante il noto rastrellamento effettuato a Montecchio Precalcino; è deportato in Germania il 20 novembre 1944, presso il Lager di Affndorpf (n. 2099), e costretto al lavoro coatto presso la ditta: Gebr. Böhler &Co., A.G. Edelstahlwerk Kapfenberg – Zeit-Ausweis; è rimpatriato il 22 maggio 1945 e ricoverato presso l’Ospedale Militare Territoriale di Verona; muore per Tbc, per i postumi della deportazione, il 31 maggio 1948a Montecchio Precalcino.
  • IMI Peruzzo Massimiliano di Massimiliano e Gabrieletto Erminia, nato il 4 luglio 1919a Montecchio Precalcino;Autiere della 1^ Compagnia,24° Btg. Genio Artieri, a Gianina (Grecia); catturato dai tedeschi il 13 settembre 1943 e internato in Germania; IMI n. 93715 presso loStammlager XVII/A Kaisersteinbruch,presso Vienna, muore il 10 marzo 1945.
  • Tenente Partigiano Lonitti Giuseppe (Medaglia di Bronzo al Valor Militare) di Bortolo e Marcon Caterina, nato il 13 giugno 1920 a Sandrigo; già Artigliere nel 14° Raggruppamento Batt., 147° Gruppo “A. Felice”, 222^ Divisione Costiera, in Fontana d’Ischia (Napoli); dopo l’8 settembre ’43, prima di abbandonare la batteria, rende i pezzi inservibili; “sbandato” e “renitente” alla leva della “Repubblica di Salò”, entra nella Resistenza nel marzo 1944 con la Brigata “Mazzini”; Comandante di Btg., Brigata “Loris”, Gruppo brigate “Mazzini”, Div. “M. Ortigara”, muorein combattimento in Via Astichello, il 29 aprile 1945, giorno della Liberazione di Montecchio Precalcino; è sepolto tra i “Caduti per la Patria” nel Cimitero di Montecchio Precalcino.
  • Artigliere Dalla Fontana Giovanni Battista di Vittorio e Meneghin Maria, nato l’8 dicembre 1921 a Udine; già Artigliere della 315^ Batt. da 20 mm Contraerea, 4° Regg. Art., Divisione di Fanteria “Bergamo” in Laurana-Lauran (Istria); “sbandato” dopo l’8 settembre 1943 e “renitente” alla leva per la “Repubblica di Salò”; muore per Tbc, contratta in guerra, a Montecchio Precalcino il 1 aprile 1944.
  • Partigiano Campagnolo Livio (Medaglia di Bronzo al Valor Militare) di Valentino e Martini Margherita, nato il 5 ottobre 1922 a Montecchio Precalcino; Studente universitario; già Autiere del 2° Reparto, 11° Gruppo Motocarri, 10° Ragg. Autieri in Caserta; “sbandato” dopo l’8 settembre 1943; “renitente” alla leva per la “Repubblica di Salò”, entra nella Resistenza con la Brigata “Mazzini”; è assassinato dai fascisti repubblichinia Preara di Montecchio Precalcino, il 20 aprile 1944; è sepolto nel Cimitero di Montecchio Precalcino, in loculo privato (b. 69).
  • Tenente Partigiano Dall’Osto Antonio Francesco “Toni” di Margherita, nato il 12 novembre 1922 a Montecchio Precalcino; già Geniere nel 6° Regg. Genio in Bologna, “sbandato” in seguito agli avvenimenti dell’8 settembre ’43, dal dicembre ’43 entra nella Resistenza; Comandante di Distaccamento della Brigata “Alesonatti”, 4^ Div. Garibaldina, che opera nelle Valli di Lauro; partecipa alla Liberazione di Torino, dove viene ferito mortalmente da un cecchino fascista a Porta Nuova;muore presso l’ Ospedale Civile di Torino il 2 maggio 1945.
  • IMI Giaretta Mario di Faustino e Gioria Maria, nato il 5 settembre 1924 a Montecchio Precalcino; già Artigliere del 4° Regg. Art. Contraerea, aggregato alla Div. “Bergamo” di stanza a Spalato-Split (Croazia); dopo l’8 settembre 1943, con il suo reparto resiste sino al 27 agli attacchi tedeschi; successivamente alla resa, cui sono costretti, è internato in Germania; IMI n. 102152, già presso lo Stammlager VI/A Meppen e poi nello Stammlager di Lintfort, presso Rheinberg, dove muore il 23 novembre 1944; è sepolto nel Cimitero di Montecchio Precalcino, in loculo privato (b. 29).
  • IMI Chemello Luigi di Roberto e Meda Anna, nato il 31 maggio 1925 a Sarcedo; già “camicia nera” della 14° Batt., 16^ Legione CN Art. di C.d’A. in Terni; dopo il 25 luglio 1943 (caduta del regime fascista) è Artigliere a Verona; catturato dai tedeschi il 13 settembre 1943 e internato in Germania; IMI, non aderisce alla “Repubblica di Salò”; rimpatriato il 14 luglio 1945, è ricoverato presso l’Ospedale Militare di Verona; muore per Tbc,contratta in prigionia, il 6 maggio 1949, presso l’Ospedale Civile di Thiene.
  • Deportato politico Saccardo Giuseppe di Girolamo e De Poi Elisabetta, nato il 6 marzo 1926 a Montecchio Precalcino; “renitente” alla leva della “repubblica di Salò”, entra nella Resistenza nel giugno 1944, con la Brigata “Mazzini”; catturato nel rastrellamento di Montecchio del 12 agosto 1944, è Deportato in Germania, nel Lager di Leihtmberg, con il fratello Bruno; muore a Berlino, il 21 aprile 1945.
  • Civile Gabrieletto “Moraro” Irma Teresa di Antonio e Campagnolo Caterina, nata il 14 ottobre 1926 a Montecchio Precalcino; è ferita a morte il 29 aprile 1945, giorno della Liberazione, presso il Mulino Cortese e il negozio dei Martini “Petenea”, in Via Levà di Montecchio Precalcino, da un colpo di arma da fuoco involontariamente esploso da un patriota; muore durante il viaggio verso l’Ospedale Civile di Sandrigo.